
Ha riscosso grande interesse il corso organizzato da APLEA sul tema dell’utilizzo del drone come strumento peritale. Ad alternarsi nel ruolo di docenti sono stati Luca Sbisà (Accountable Manager, Pilota istruttore ed Examiner), Vittorio Pozzo (Pilota Autorizzato ENAC Operazioni Specializzate) e Michele Tusino (Presidente APLEA).
Naturalmente, a catalizzare l’interesse sono stati Vittorio Pozzo e Luca Sbisà di Eyedrone, il centro addestramento riconosciuto ENAC, che hanno avuto il non facile compito di introdurre i partecipanti nel mondo dell’utilizzo professionale dei droni. Un mondo fatto di regole ben precise, per cui è stato fondamentale soffermarsi sulla normativa per il corretto utilizzo dei droni e, soprattutto, sui requisiti necessari per ottenere l’attestato di Pilota APR, passaggio fondamentale, come nel pomeriggio ha precisato Michele Tusino, per il successivo utilizzo delle immagini acquisite attraverso il drone come prove peritali.
Nella mattinata, oltre all’approfondimento sulla normativa, l’illustrazione del funzionamento dei droni e degli straordinari passi in avanti compiuti sul fronte tecnologico per mettere a punto software sempre più sofisticati, ma necessari il miglior utilizzo in sicurezza del drone e per l’acquisizione fotogrammetrica, Pozzo e Sbisà hanno presentato una serie di immagini e di filmati realizzati da Eyedrone soprattutto nel corso di rilievi ed ispezioni in cantieri edili, mettendo così in evidenza il livello qualitativo delle immagini acquisite.
Come era normale attendersi, al termine della presentazione molte sono state le domande rivolte ai due docenti, che in virtù della straordinaria esperienza e professionalità hanno saputo chiarire ogni dubbio, aprendo un vero e proprio nuovo mondo rispetto alla tradizionali metodologie di rilevazione peritale.